Comitato Vola Gino Lisa: “Che sarà di noi”

Comitato Vola Gino Lisa: “Che sarà di noi”

Avremmo voluto festeggiare i tre anni di Lumiwings, avevamo persino preparato qualcosa in
merito cercando di evidenziare l’obiettivo raggiunto del rispristino dei voli e dello sviluppo
programmato del nostro scalo, invece da sabato scorso siamo in pieno allarme rosso causa le
note vicende finanziarie che hanno interessato l’unica compagnia di volo che opera sul nostro
prezioso scalo.


Il giorno 29 settembre si è tenuta la nota conferenza stampa di Aeroporti di Puglia S.p.A. con
la presenza del Presidente Antonio Vasile e del Direttore Generale Marco Catamerò che
hanno spiegato le ragioni ufficiali dell’attuale stop dei voli della compagnia.
Siamo intervenuti doverosamente alla conferenza stampa aperta al pubblico ponendo anche
all’attenzione dello staff di Aeroporti di Puglia Spa diverse nostre perplessità e provando
anche ad ottenere delle rassicurazioni.


Onestamente, la sensazione di oggi, a freddo, non è una delle migliori.

Abbiamo compreso che ci sono in corso d’opera, per superare questa crisi e questo stop dei
voli di linea, diverse soluzioni (ben tre per la precisione) che preferiamo riportare qui,
attraverso le stesse parole del Presidente Vasile così come rilasciate agli organi di stampa e da
cui sono tratte integralmente nel loro contenuto – “Le soluzioni sono più di una, chiaramente
che rimetta immediatamente in moto questo aeroporto.” – “la prima opzione è proprio con
Lumiwings se dovesse riuscire a pagare il suo debito, altrimenti voglio ricordare che la gara
aveva un secondo partecipante” – “La seconda compagnia era AeroItalia, che aveva
partecipato alla gara quindi è noto a tutti, stiamo verificando la possibilità che subentri” – “e
che abbiamo anche una terza opzione, alla quale però in questo momento preferisco non
metterla sul tavolo ma per un semplice motivo” – “Questo non glielo dirò mai neanche sotto
tortura, non solo perché credo che sia scorretto nei confronti di chi sta guardando un dossier e
tra l’altro non sono solo locali ma sono di tutta la Puglia, abbiamo inteso chiamare quelli che
erano considerati i più sognatori anche e quelli che hanno subito offerto una disponibilità.
L’idea non è salvare la compagnia di Foggia, l’idea è avere una compagnia pugliese, credo
che sia un tema che una grande regione come la nostra possa poter affrontare con sicurezza,
quindi su questo ci piacerebbe condividere questo progetto con eventualmente imprenditori
che ci stanno”.


Questo, in sintesi, il risultato della conferenza e delle interviste rilasciate agli organi di stampa
in prospettiva risoluzione crisi Lumiwings.


Un passo indietro, consentitecelo però di fare, perché altrimenti sfugge anche il senso della
nostra preoccupazione e della nostra rabbia alla luce delle paventate soluzioni e che
doverosamente abbiamo riportato.


Aeroporti di Puglia S.p.A. ha dichiarato, sempre attraverso il Suo Presidente: “venerdì siamo
stati raggiunti da una ingiunzione di un tribunale londinese che ci informava, quindi parlo di
Aeroporti di Puglia, del fatto che Lumiwings avrebbe dovuto fermare il suo aereo, ha preso il
leasing. Chiaramente in quel momento siamo immediatamente trasecolati perché chiaramente sapevamo che in quel modo si sarebbe bloccata l’operatività dell’aeromobile presente a
Foggia.”


Ovviamente, senza mettere in dubbio le affermazioni pubbliche che hanno come riferimento
una comunicazione giudiziaria indiscutibile come data, stentiamo a credere che a Bari e
dunque nella sede generale di A.d.P. Spa non si conoscesse con dettaglio la situazione
finanziaria dell’unica compagnia operativa su Foggia e che non si prevedessero anche questi
possibili scenari di stop che inevitabilmente, come qualsiasi crisi finanziaria, hanno un loro
naturale canale di sfogo anche giudiziario.


Non a caso è giunto un prevedibile provvedimento giudiziario inglese che però non può che
essere letto come il passaggio iniziale di un percorso che ha una origine molto più remota.
Non dimentichiamolo che parliamo di esperti che vivono h. 24 l’aeroporto, che sono
supportati da consulenti di valore, che questo mondo, pertanto, lo conoscono benissimo e che
gestiscono ben quattro scali con tante compagnie e con tanti differenti problemi.


Detto questo, ribadita la nostra perplessità sulla tempistica d’intervento nel cd. piano B,
ancora in itinere, abbiamo provato ad analizzare anche le soluzioni paventate e i tempi di
risoluzione di questo blocco operativo dei voli che sta producendo già, lo ribadiamo anche
qui, un danno d’immagine e di affidabilità dello scalo di Foggia notevole.


Tra tutte le soluzioni indicate quella più sensata, onestamente, ci appare proprio quella del
subentro di una nuova compagnia che faccia riferimento sempre all’iter del bando così come
allora pubblicato, in quanto richiamerebbe in primis un corretto percorso formale e di seguito
una compagnia che comunque ha già operato sul territorio con risultati certificati.


Pensare ad un ripristino dell’operatività di Lumiwings onestamente ci appare, allo stato, una
soluzione più fantasiosa che altro, inficiata, oltretutto, da un inadempimento contrattuale che è
agli occhi di tutti i passeggeri ed operatori del settore e che ha la sua fonte in una forte
debitoria collegata ad eventi non legati al servizio offerto su questo scalo, per quanto
affermato sempre dal Presidente di Aeroporti di Puglia S.p.A. e reputiamo, di conseguenza,
anche più gravi : “Voglio ribadire un concetto che sia chiaro, questo aeroporto non lavora in perdita, cioè significa che l’eventuale difficoltà finanziaria di Lumiwings non dipende
dall’aeroporto di Foggia. È un aeroporto profittevole per le compagnie aeree, sta andando
molto bene, il SIEG funziona”.
Oltretutto la compagnia Lumiwings, con questo blocco del proprio aereo, ha perso di
credibilità, inutile nascondercelo, e ha innescato nei passeggeri, che hanno visto già i voli
cancellati, oltre ad un senso di rabbia anche un danno economico che, allo stato, visto i
precedenti, potrebbe non trovare una soluzione economica immediata in bonario
componimento o peggio attraverso le vie giudiziarie con percorsi tortuosi (non hanno
nemmeno una posta elettronica certificata).


Non vogliamo nemmeno entrare nel merito del concetto del danno derivato dalla
cancellazione dei voli con perdita anche della programmata vacanza; pensiamo soprattutto ai
passeggeri che dovevano recarsi in questi giorni a Monaco di Baviera magari per partecipare
all’Oktoberfest 2025 che è in conclusione oltretutto.


Chiaramente non siamo noi deputati a trovare la soluzione migliore e percorribile, ci siamo
permessi solo di dire il nostro pensiero sulla base della nostra esperienza riconosciuta anche
ieri in sede di conferenza (unica associazione pro aeroporto a prendere la parola).


Comprendiamo tutte le complessità contrattuali in corso ma abbiamo comunque timore che
ancora una volta si possa indirizzare questa scelta tecnica sulla soluzione però meno gradita al
territorio ignorando le considerazioni fatte sino ad oggi anche da questo Comitato.


Ecco perché è importante che almeno Confindustria, Camera di Commercio e
Confcommercio di Foggia, cioè il tessuto economico del territorio, indirizzino correttamente
gli organi tecnici sul percorso più efficace e più convincente per il territorio di Capitanata,
anche assumendosene responsabilità, che possa ripristinare al più presto il servizio di
trasporto aereo sullo scalo di Foggia oltre a garantire un servizio di qualità e di garanzia che
vadano ben oltre quello già visto in questi anni, più spesso segnalato in difetto anche da
questo Comitato fino al punto di meritare una diffida fuori luogo dalla stessa Compagnia.

L’esperienza di questo blocco deve poi insegnare a chi di dovere, consentiteci di usare questa
espressione, che un aeroporto non può funzionare, decollare e mantenersi in vita con una sola
compagnia di volo, priva di notoria forza economica sul mercato, munita oltretutto di un solo
aereo e per giunta in leasing.


Abbiamo assistito ad un vero e proprio miracolo in questi tre anni, diciamocelo apertamente.
Oggi dobbiamo però svegliarci tutti e pretendere che gli errori, se commessi, siano di
insegnamento, almeno oggi e questo per evitare che questo giovane aeroporto regionale, base
virtuale della protezione civile, senza una caserma dei vigili del fuoco, con una struttura
ancora inadeguata e non appropriata al termine aeroporto, possa nuovamente vivere un
periodo di blocco che sarebbe mortale, al di là dei programmati interventi di potenziamento.
Avremo tempo e spazio per discutere poi anche di questa programmazione di Aeroporti di
Puglia con data finale 2035 e che ha come tetto massimo annuale il numero di 200 mila
passeggeri, causa SIEG.


In conclusione non possiamo non dire che alla conferenza stampa non era presente nessun
componente politico della Giunta Regionale e che tra i politici presenti ha preso la parola
unicamente il Consigliere Comunale Pasquale Cataneo, al quale va il nostro più sentito grazie.
Il Gino Lisa, lo diciamo apertamente, visto che siamo in piena campagna elettorale regionale,
non è più e non può essere più il tema di confronto politico elettorale solo al fine di riempire
la propria agenda di contenuti che poi non trovano effettivo riscontro.


“Basta chiacchiere Aeroporto” resta e resterà sempre il nostro slogan con cui ci siamo
riuniti e costituiti.


Poche parole… a buon intenditor.
Presidente Comitato Vola Gino Lisa

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