Casa Sollievo: Michele, Anthony e Lucia finalmente a casa

Dopo un mese di ricovero in Neonatologia-Terapia Intensiva Neonatale, Michele, Anthony e Lucia, i 3 neonati gemellini, oggi torneranno finalmente a casa nel piccolo paesino di Casalvecchio di Puglia, sul Sub Appenino Dauno, con mamma Florence, ex assistente di volo originaria di Toronto, in Canada, e papà Giuseppe, commerciante.

I 3 gemelli sono nati pochi giorni prima di Natale, il 21 dicembre, grazie ad un parto cesareo eseguito nell’Unità di Ostetricia e Ginecologia. Alla nascita due di loro pesavano meno di un chilo e mezzo, il terzo 1.950 grammi. Sono stati subito presi in carico dall’Unità di Neonatologia per un’insufficienza respiratoria e per il peso relativamente basso di due di loro.

«I piccoli stanno bene, hanno avuto necessità di assistenza respiratoria alla nascita, ed hanno risposto molto bene alle terapie – ha spiegato Antonio Mondelli, medico responsabile dell’Unità di Neonatologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza –. Sono stati monitorati, sottoposti a fototerapia, accuditi e nutriti sia con latte materno sia con il latte donato dalle altre mamme e bancato in Ospedale. Un parto trigemino è un evento piuttosto raro – ha concluso il neonatologo –, Florence e Giuseppe saranno due ottimi genitori e siamo felici che questi tre piccoli vadano a vivere a Casalvecchio di Puglia, in un piccolo paesino di 1.700 abitanti del Sub Appenino Dauno».

Adesso, dopo quasi un mese di cure, sono pronti per tornare a casa.

«Vogliamo ringraziare tutti coloro che si sono presi cura dei nostri piccoli nell’Unità di Ostetrica e Ginecologia di San Giovanni Rotondo – hanno sottolineato papà Giuseppe e mamma Florence ­­–. Un ringraziamento particolare è doveroso rivolgerlo al direttore di Ginecologia di Casa Sollievo, Natale Sciannamè, e al ginecologo Lorenzo Vasciaveo, dell’Ostetricia e Ginecologia universitaria dell’Ospedali Riuniti di Foggia, che in tandem ci hanno assistito durante la gravidanza. L’ultima ringraziamento a medici e infermieri della Neonatologia che per quasi un mese si sono presi cura dei nostri piccoli con tanto amore. Non vi dimenticheremo mai, vi porteremo sempre nel cuore».

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