Bagni pubblici a cielo aperto alla Stazione Campagna. Storie di ordinario degrado

Quando arrivo presso l’edicola della stazione campagna, scendendo dall’auto comprendo immediatamente il motivo per cui sono stata chiamata: è irrespirabile l’aria di un angolo della città che è praticamente diventato un bagno pubblico a cielo aperto.

Ed è proprio il gestore dell’edicola, il signor Salvatore Sportelli, che mi ha contattata per portare all’attenzione dell’opinione pubblica una situazione di degrado che ormai da tantissimi anni interessa il parcheggio attiguo alla storica stazione.

L’area, essendo nascosta dal muretto che un tempo delimitava il passaggio del treno, abitualmente diviene luogo ottimale per le impellenze di madre natura e per abbandonare i rifiuti.

In occasione della festa (senza festa) patronale, il signor Sportelli evidenzia che l’area (finalmente) è stata soggetta ad una parziale pulizia, ma l’erba resta ancora alta e incolta.

Resta il fatto che, se a noi cittadini spetta il compito di non sporcare, a TUTTE le autorità preposte tocca interfacciarsi e dialogare per curare il verde, pulire con periodicità e per vigilare su quest’area. La speranza è che il muro che corre parallelo ai binari che attraversano ancora Manfredonia possa essere un giorno abbattuto, per restituire alla città un’area ormai abbandonata e degradata. Nel frattempo, magari intervenendo con controlli o telecamere di videosorveglianza, assolutamente non è possibile permettere che in pieno centro cittadino vi sia una discarica all’aperto con annessi orinatoi.

Maria Teresa Valente

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