Azione: “Odore di presa in giro. Entro il 7 la prima rotazione deve essere di Montanaro, altrimenti conseguenze. Legalità non è un gioco ma una pratica”

Azione: “Odore di presa in giro. Entro il 7 la prima rotazione deve essere di Montanaro, altrimenti conseguenze. Legalità non è un gioco ma una pratica”

Dichiarazione dei Consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Clemente e Ruggiero Mennea. 

“Sentiamo un odore di presa in giro. Il messaggio del direttore del Dipartimento sanità ai direttori generali delle ASL, riportato dal Corriere del Mezzogiorno, per invitarli a ‘mantenere la calma con la quale abbiamo affrontato tutte le situazioni, anche quelle più complicate, fino ad oggi’, rinviando a colloqui con il ‘Presidente subito dopo il Consiglio Regionale del 7 maggio’, dimostra un sentimento diretto – ancora una volta – a violare o eludere le leggi, oltre che una chiara invasione di campo in questioni politiche non attinenti ai compiti della dirigenza.

Per questo la prima rotazione che chiediamo, entro il 7 maggio, è quella di Vito Montanaro, poiché avremmo voluto leggere un messaggio molto più pertinente alle funzioni tecniche, tipo questo: “Cari colleghi, nella pubblica amministrazione le leggi si rispettano.

La legalità non è un happening di moralisti, ma una pratica quotidiana su piccole e grandi cose. Pertanto, mi spiace comunicarvi la vostra decadenza da DG, così come legge prevede.”

E invece niente. Tutto il contrario. Rassicurazioni incredibili, con il giubilo di alcuni DG, sull’ennesima elusione delle leggi vigenti, consentita dalle burocrazie regionali attraverso la mancata vigilanza oppure, ma questo è solo un sospetto, per complicità. Il mancato accoglimento della rotazione di Montanaro entro il 7 maggio, avrà ovviamente conseguenze politiche perché in violazione della nostra proposta di protocollo di legalità, ben più robusta di quella proposta da Conte e dai Cinquestelle.

La legalità, intesa come il rispetto delle leggi in materia di strutture burocratiche e di lotta alle liste d’attesa in sanità, non è un gioco politico ma una pratica di vita.”

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