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Atletico Vieste, una stagione da incorniciare

Doveva essere un campionato di transizione, quello in cui dare respiro alle casse societarie, con l’obiettivo di raggiungere una comoda salvezza e di valorizzare i giovani viestani. Doveva essere, anzi lo è stato, e tanto di più!

Con tre giornate di anticipo rispetto alla fine della stagione, l’Atletico Vieste ha superato il record di punti totalizzati nelle varie partecipazioni nel campionato di Eccellenza, raggiungendo quota 55, 3 in più rispetto al precedente record. E la salvezza? Raggiunta più comodamente del previsto, addirittura quando il calendario indicava ancora 12 partite da giocare fino a fine stagione!

E se è vero che l’appetito vien mangiando, la squadra garganica è in corsa per raggiungere l’accesso ai play-off, un traguardo storico!

Insomma, il profilo basso adottato ad inizio stagione è stato completamente stravolto dai risultati conquistati sui campi dell’intera regione. Il tutto nonostante il ristretto numero di giocatori in organico, spesso nemmeno sufficiente per svolgere regolarmente l’allenamento o per trascrivere 18 nomi in distinta.

Nonostante manchino ancora 270 minuti alla conclusione della regular season, non è esagerato parlare di successo (o miracolo?) sportivo e di stagione da incorniciare. I principali artefici di questa impresa sono stati i tecnici, Franco Cinque e il suo secondo Matteo Di Staso (oltre a Teodoro Palatella che ha lasciato Vieste per una importante esperienza calcistica a Lugano in Svizzera), capaci di rispondere con la compattezza del gruppo e il gioco di squadra alle tante individualità di spicco presenti nelle altre formazioni. Un gruppo solido e consolidato, composto da Pasquale Bua, Matteo Silvestri, Francesco Sollitto (i viestani “storici”), dai fratelli Paolo e Rocco Augelli, Matteo Camasta, Angelo Colella, Cesar Kouame e Matteo Triggiani a cui si sono aggiungi in questa stagione Rolando Giannuzzi, Marco Milella e Matteo Stoppiello, al ritorno a Vieste. Tutti giocatori apprezzati nella categoria e richiesti da altre società (anche di campionati superiori), così come sono apprezzati i tanti under presenti nella rosa giunti da fuori Vieste: Filippo Caruso, Vittorio Chiarella, Michele Rotunno e Amadou Sanè.

Ma la soddisfazione maggiore del duo Cinque-Di Staso (oltre che di tutta la società) è stata la valorizzazione dei giovani viestani, mai così tanti ad orbitare in prima squadra. Che dire di Francesco Innangi, demotivato e deciso ad abbandonare nel ritiro precampionato, ritrovatosi poi titolare per gran parte della stagione; o di Gaetano Corso e Giambattista Gallo, entrambi al “ritorno a casa” dopo le esperienze, rispettivamente, a Francavilla nella Virtus che lo scorso anno ha vinto il campionato, e nelle giovanili del Torino; oppure del doppio salto, dagli allievi alla prima squadra senza passare per la juniores, compiuto da Pasquale Masanotti e Francesco Santoro, entrambi nati nel 1998 e quindi di età inferiore a quanto richiesto dalle regole federali che prevedono la presenza in campo di giocatori nati nel ’96 e nel ‘97. E con loro, ormai perfettamente a proprio agio nel campionato di Eccellenza, ci sono gli scalpitanti Martino D’Arenzo (di Peschici), Tommaso Dimauro (nato nel 1999) e Daniele Langi (2000), oltre ai tanti validissimi elementi che hanno disputato il campionato juniores sotto la guida di Carlo Vespa, chiuso al quinto posto.

“Tra i tanti ragazzi viestani che giocano a calcio, ce ne sono molti che potrebbero far bene in futuro – dice convinto Franco Cinque – ma è necessario lavorare molto per proseguire il percorso di crescita che hanno iniziato in questa stagione, i cui risultati si vedono domenica dopo domenica”. E non solo: Innangi, Gallo e Santoro sono stati più volte convocati per partecipare agli allenamenti della rappresentativa regionale che parteciperà al Torneo delle Regioni a fine campionato. “Portare tre viestani, non semplicemente tre giocatori dell’Atletico Vieste, all’attenzione di mister Tavarilli è per noi un successo, ma deve esserlo per l’intera comunità viestana, sportiva e non. Ora auguriamoci che vengano selezionati così potranno mettersi in mostra al cospetto di osservatori che giungeranno da tutta Italia”.

Riepilogando: salvezza conquistata con larghissimo anticipo, in corsa per i play-off, riduzione dei costi e valorizzazione dei giovani viestani. Possono bastare per incorniciare una stagione da ricordare? Non ancora! Manca la ciliegina sulla torta: a tre giornate dal termine del campionato, l’Atletico Vieste è in testa alla classifica per l’assegnazione della Coppa Disciplina, probabilmente il successo più desiderato dall’intera dirigenza viestana perché a conquistarlo non ci sono solo i giocatori coi loro pochi cartellini gialli e rossi ricevuti, ma anche tecnici e dirigenti rispettosi di regole, avversari e terne arbitrali, e soprattutto il pubblico, sempre correttissimo ed ospitale con qualsiasi squadra. Ma per questo successo dobbiamo tenere ancora le dita incrociate fino al 17 aprile.

Sandro Siena

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Redazione

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