Asi, l’Anac: “Inconferibilità dell’incarico”. Riccardi: “Atto viziato da eccesso di potere”

Inaspettato quanto abnorme e sproporzionato il provvedimento dell’Anac che non va, peraltro, confuso con una sentenza senza appello. Infatti il provvedimento dell’Autorità è solo l’epilogo di un procedimento di accertamento che non determina alcuna automatica rimozione o decadenza dall’incarico, prerogativa che spetta al Responsabile del Piano Anticorruzione che, invece, ha sempre sostenuto la conferibilità dell’incarico ed ha sempre contrastato l’atteggiamento miope e superficiale dell’ANAC che, nel merito della vicenda, accerta l’ipotesi di inconferibilità senza entrare nel merito della vicenda specifica e senza tener conto delle peculiarità del Consorzio ASI di Foggia che lo distingue, per via di apposita legge regionale, da tutte le altre realtà nazionali. Basti pensare che è la stessa Legge Regionale che impone che la rappresentanza del Consorzio sia garantita dai rappresentanti legali degli enti consorziati più rappresentativi a livello locale. In pratica è un provvedimento paradossale e sproporzionato che, come di consueto, penalizza le nostre realtà e mira a vanificare tutti gli sforzi e gli impegni profusi sino ad oggi da tutti i Consigli di Amministrazione che si sono avvicendati al Consorzio e che sono stati rappresentati da sindaci e presidenti di provincia pro tempore in carica. Contro tale provvedimento sarà adita tempestivamente l’Autorità Giudiziaria Amministrativa per rimuovere gli effetti di un atto viziato da eccesso di delega e potere, oltre che di competenza.

 

Angelo Riccardi

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