Ase Manfredonia: il ricorso dei lavoratori precari apre un caso di trasparenza

Ase Manfredonia: il ricorso dei lavoratori precari apre un caso di trasparenza

La notizia trapelata in questi giorni, secondo cui quattordici lavoratori dell’ASE di Manfredonia avrebbero deciso di rivolgersi a un legale per tutelare la propria posizione lavorativa, è particolarmente significativa e di grande rilievo.

Di fatto, gli operatori precari, oltre a subire la scelta dell’ASE di non provvedere a integrare l’organico, nonostante un personale ridotto a soli 63 addetti in servizio rispetto agli 85 di alcuni mesi fa, a causa di pensionamenti e altre cessazioni, hanno dovuto assistere anche a decisioni che destano non poche perplessità.

Nelle ultime due occasioni, infatti, l’azienda, invece di attingere dalla graduatoria vigente e rispettare l’ordine di posizione, ha fatto anche ricorso ad un’agenzia interinale, selezionando lavoratori collocati molto più indietro o addirittura non presenti nella stessa.

A tutto questo va aggiunta la preoccupazione degli operatori precari per la prossima scadenza della graduatoria prevista nell’aprile 2026, dopo la quale sarà necessario indire un nuovo concorso, con inevitabili costi aggiuntivi e ulteriori ritardi a carico della collettività.

L’azienda, che da anni ricorre periodicamente alla graduatoria per contratti a tempo determinato al fine di garantire i servizi di igiene urbana, senza però procedere alla stabilizzazione del personale, ha di fatto creato una condizione di incertezza vissuta in maniera negativa.

Una prassi che alimenta un precariato cronico, con ripercussioni negative sia per i lavoratori stessi sia per la qualità del servizio pubblico, con costi certamente non ridotti.

Sarebbe auspicabile che l’Azienda ASE e i vertici dell’Amministrazione Comunale chiarissero pubblicamente le ragioni di queste scelte, in un clima di trasparenza e collaborazione.

Una conferenza stampa o un tavolo di confronto potrebbero rappresentare l’occasione giusta per fornire spiegazioni chiare e rasserenare gli animi, evitando che la vicenda sfoci in contenziosi e divisioni che, evidentemente, non porterebbero alcun beneficio, neppure economico, alla città.

Raffaele Fatone

Exit mobile version