Angela Quitadamo, l’artista delle ceramiche daunie: tu chiamale se vuoi, emozioni!

Sono un attrezzo per scolpire, un pennellino per dipingere, una manciata di argilla… nulla più. Invece, Angela Quitadamo, che nel suo profilo fb si descrive così, è molto di più, ma in queste parole è condensata tutta l’essenza di una straordinaria artista di Manfredonia.

Osservo il vaso d’argilla sporco di terra e penso che un tombarolo avrebbe serie difficoltà a distinguerlo da un pezzo autentico. Sto forse esagerando? “In realtà anche alcuni archeologi hanno fatto fatica a credere che olle, askos e tantissimi altri miei manufatti presenti in laboratorio non fossero veri reperti”, risponde con un sorriso Angela, nata a Foggia, cresciuta tra Monte Sant’Angelo e Manfredonia e con avi irlandesi, che grazie ad incredibili doti innate, affinate presso la facoltà di Scienze Umanistiche a Bari e con stage in giro per il mondo, riesce a creare piccoli e grandi capolavori.

Vera e propria eccellenza del nostro territorio, Angela Quitadamo è conosciuta in Italia e all’estero come l’artista delle ceramiche daunie. I suoi pezzi sono esposti in vari musei, tra cui quelli di Capitanata e persino al British Museum di Londra. Me lo dice con una tale naturalezza, indicandomi il luogo in cui visitare nella capitale inglese i suoi manufatti, che ne resto stupefatta.

Da poco Angela ha spostato il suo laboratorio nei pressi degli ipogei Capparelli, incastonando nella storia di quel luogo le mille storie che sapientemente racconta con le sue produzioni, risultato di varie tecniche apprese in un percorso personale e professionale sempre in continua evoluzione. È l’unica artista al mondo, ad esempio, a realizzare murales in vetro di ceramica.

Anche la riproduzione delle stele daunie lascia di stucco per l’accuratezza e la passione che si evince dai dettagli, ed un suo sogno è quello di realizzarne una molto grande da donare alla città.

Restauratrice ed insegnante all’Accademia delle Belle Arti, per spiegare il suo talento Angela confessa di aver semplicemente aperto il suo cuore all’arte. Ma le sue mani prodigiose svelano un disegno quasi magico in cui sembra sia stata più l’arte a scegliere lei che viceversa.

E in attesa che il sogno di Angela si avveri e che Manfredonia possa godere di un’opera unica e grandiosa, l’augurio è che questa nostra artista possa continuare ad affermare il suo talento nel nostro territorio ed in giro per il mondo, portando alto col suo nome anche quello della nostra città.

di Maria Teresa Valente

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