Il centrosinistra, nel turno di ieri dei ballottaggi, ha vinto anche a Piacenza. Una vittoria inaspettata, che ha con sé una storia di dolore e di ripartenza. La dem Katia Tarasconi ha vinto con il 53.46% contro la sindaca uscente Patrizia Barbieri e il suo 46.54%. Tarasconi, che ha riunito a sé le forze del centrosinistra (senza M5S) ha vinto una battaglia durissima. All’inizio non voleva candidarsi per una motivazione personale: la morte di suo figlio, Kristopher Dixon, di soli 17 anni, all’inizio dello scorso settembre. Solamente dopo una riunione di famiglia con gli amici più cari del figlio, Tarasconi cambiò idea. Le dissero “Vai e spacca”, e lei non ha deluso le aspettative. Qualche giorno prima del turno di ballottaggio aveva dichiarato: “Io credo che mio figlio sarebbe molto orgoglioso vedendomi ora”.
Una campagna elettorale dura, dunque, che ha dovuto fare i conti anche con il dolore di una madre che ha perso suo figlio per un maledetto incidente stradale. Il 17 settembre del 2021 suo figlio Kristopher, diciassette anni, è stato travolto da un tram a Roma, città che non era la sua, a bordo di un motorino. La neoeletta sindaca ha ricordato quel giorno in un’intervista al Corriere con Walter Veltroni, suo amico politico di vecchia data. Quel giorno dopo gli ultimi messaggi con suo figlio, il telefono ha smesso di rispondere. “La sera verso le undici e trenta, mezzanotte, mi chiedo perché non si sia più fatto sentire e inizio a cercarlo. Gli mando dieci messaggi. Guarda. All’una e ventidue gli ho scritto: “Per favore mi chiami”. Un minuto dopo: “Mi stai facendo impazzire”. All’una e trenta l’ho pregato: “Chiama a qualsiasi orario, ma chiama”. Alle due ho iniziato a telefonare. Telefonavo e buttavo giù. Suonava, suonava, suonava. Sempre a vuoto”.
Quel telefono, maledettamente, non risponderà mai più. “Sono andata di corsa a Roma, sul posto. Non mi hanno ancora detto nulla: non ho neanche il rapporto della polizia, dei vigili, niente. Non so neanche se, quando sono arrivati, lui era ancora vivo. So solo che Kri e i suoi amici hanno affittato questo maledetto motorino e lui non mi ha chiamato per chiedermelo, perché sapeva che gli avrei detto di no. Sulla Prenestina, non c’è nulla che divida la corsia da quella dei tram, anche io avrei potuto sbagliare. Però la cosa pazzesca è che, ad un certo punto, lui ha accostato e ha chiesto a un passante dove fosse il Pigneto. Gli hanno detto di girare a destra. Sono ripartiti e in una frazione di secondo lui, da destra dov’era, si è spostato esattamente dall’altra parte e ha preso il tram dritto in faccia”.
Alla domanda se aveva sognato suo figlio in questi mesi, la neoeletta sindaca di Piacenza aveva risposto. “No. E tutte le sere mi addormento dicendo: Kri ti prego vienimi a trovare, fatti vedere. Ma non è successo ancora. Però parlando con un’altra mamma che ha perso il figlio prima di me una sera le ho detto: Ma tu l’hai sognato? Lei mi ha risposto: no, mai. Il giorno dopo mi ha scritto di esserci riuscita, di averlo sognato. Arriverà quel giorno, anche per me”.