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Il Vice Presidente della Camera Di Maio a Manfredonia il 7 novembre: biografia del pentastellato

Il Vice Presidente della Camera, Luigi Di Maio, sarà a Manfredonia il 7 novembre alle ore 19 in Piazza del Popolo a sostegno della campagna referendaria per dire NOall’installazione di un mega deposito di gpl (60 milioni di litri), che l’azienda campana EnerGas vorrebbe realizzare a qualche chilometro dal centro abitato. Il referendum si terrà il 13 novembre prossimo.

Biografia

Luigi Di Maio nasce il 6 luglio del 1986 ad Avellino, figlio di Antonio, ex dirigente del Movimento Sociale Italiano e di Alleanza Nazionale.

Gli studi

Nel 2004 si diploma presso il liceo classico “Vittorio Imbriani” di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli; quindi, si iscrive alla facoltà di Ingegneria all’Università “Federico II” di Napoli, dando vita all’associazione di studenti di ingegneria Assi, insieme con alcuni compagni di corso.

In seguito cambia strada, e lascia Ingegneria per iscriversi a Giurisprudenza: fonda, quindi, StudentiGiurisprudenza.it.

Il Movimento 5 Stelle

Dopo essere stato nominato consigliere di facoltà e presidente del consiglio degli studenti, nel 2007 inizia a militare all’interno del Movimento 5 Stelle guidato da Beppe Grillo. Tre anni più tardi si candida come consigliere comunale a Pomigliano d’Arco, ma ottiene solo 59 voti e non viene eletto.

 

Le politiche del 2013

In vista delle elezioni politiche del 2013, viene candidato per la circoscrizione Campania 1, dopo avere preso parte alle “parlamentarie” del M5S, al secondo posto in lista. Luigi Di Maio viene, quindi, eletto alla Camera dei Deputati tra le fila del Movimento.

Il 21 marzo del 2013 diventa, a 26 anni, il più giovane vicepresidente della Camera, conquistando la carica grazie a 173 voti.

L’attività parlamentare

Pochi giorni dopo il suo debutto alla Camera, presenta come co-firmatario una proposta di legge per l’abolizione dei contributi pubblici ai partiti e ai movimenti politici e una proposta per le modifiche alla disciplina relativa alle spese elettorali.

A maggio entra a far parte della XIV Commissione, dedicata alle Politiche dell’Unione Europea, mentre a luglio viene nominato presidente del Comitato di Vigilanza sull’Attività di Documentazione.

Tra le proposte di legge co-firmate nel suo primo anno da parlamentare, quella per la modifica dell’articolo 416-ter del Codice Penale riguardante lo scambio elettorale politico-mafioso, quella relativa alle disposizioni per la tutela del paesaggio e per il contenimento del consumo del suolo, quella per il conflitto di interessi, quella per l’introduzione dell’articolo 21-bis della Costituzione relativa al riconoscimento del diritto di accesso alla rete Internet e quella relativa all’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria.

Nel 2014

Nel febbraio del 2014 pubblica sul proprio profilo di Facebook le immagini relative a una serie di messaggi scambiati con Matteo Renzi, appena nominato Presidente del Consiglio: messaggi che lo stesso Renzi gli ha fatto recapitare nel corso della seduta alla Camera in occasione della discussione della fiducia al governo.

Di Maio spiega di voler rendere pubblico il carteggio “per trasparenza” nei confronti degli elettori, “perché non abbiamo alcun altro interesse da difendere se non quello dei cittadini“, ma il suo comportamento viene criticato da più parti.

In primavera egli co-firma, tra l’altro, una proposta di legge per la soppressione di Equitalia e per il trasferimento delle sue funzioni di riscossione all’Agenzia delle Entrate, una proposta di legge per modificare la legge 210 del 25 febbraio 1992 relativa agli indennizzi per le persone rese invalide da trasfusioni e vaccinazioni obbligatorie e una proposta di legge per la riforma della disciplina legislativa riguardante la cooperazione internazionale allo sviluppo.

In aprile entra nuovamente in polemica con Matteo Renzi, accusandolo di guadagnare quanto sedici operai; il Presidente del Consiglio ribatte, a sua volta, che Di Maio guadagna il doppio di lui.

Il 30 maggio Luigi Di Maio viene nominato politico dell’anno dal Forum del lavoro di Napoli, che gli riconosce di “aver creduto nella necessità di innovazione e semplificazione dell’ordinamento italiano“.

A giugno, incontra – insieme con il collega del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli – Matteo Renzi per discutere della nuova legge elettorale. Nell’occasione, Di Maio si confronta in maniera aspra con Renzi, che lo accusa di essere stato eletto con pochissimi voti ottenuti alle parlamentarie.

Per molti osservatori è il futuro candidato premier per i 5 Stelle.

 

 

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Redazione

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