Marta Fascina sfrattata dai figli di Berlusconi: dovrà lasciare entro 90 giorni la villa di Arcore

Dopo l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi, le cose si complicano. Marta Fascina, l’ultima compagna dell’ex Cavaliere, dovrà lasciare Villa San Martino. La parlamentare forzista, che Berlusconi chiamava “moglie” e che ha sposato simbolicamente Berlusconi lo scorso anno, dovrà lasciare la villa di Arcore entro novanta giorni. La decisione, anticipata da Dagospia e oggi confermata da Repubblica, trova conferme importanti negli ambienti di Forza Italia. La decisione, dunque, ha sicuramente una valenza politica. 

“È cominciata una seconda fase in cui la Fascina non può pensare di essere la prima nella linea di discendenza. I figli,, chiaramente, vogliono il loro spazio pur rispettando le volontà del Cavaliere. E, nel partito, Marta non si deve meravigliare se trova davanti un clima non esattamente collaborativo”, rivela a Repubblica una fonte di Forza Italia. 

La Fascina, dunque, avrà un ruolo ridimensionato anche in Forza Italia. Prenderà i suoi cento milioni destinati dall’ex Cavaliere alla compagna perché, secondo fonti beninformate, i figli non vorrebbero impugnare il testamento e, dunque, assecondare le richieste del padre. Questa decisione, però, dovrà essere controbilanciata da un comportamento di Fascina rispettoso della famiglia. I figli, infatti, non vorrebbero richieste esagerate o pretenziose. Villa San Martino, dunque, dovrà essere lasciata entro tre mesi senza polemiche, strascichi o ripercussioni legali. 

I figli di Berlusconi, infatti, vorrebbero trasformare Villa San Martino, dove sorge il mausoleo di Berlusconi che contiene le sue ceneri, in un vero e proprio museo del fondatore di Mediaset e Forza Italia. Un grande omaggio all’ex presidente del consiglio, fondatore di Mediaset, presidente del Milan per tutti i suoi simpatizzanti, amici e affezionati. Nel museo, che potrebbe essere visitato con tour guidati oppure proprio con il ricordo di biglietti d’ingresso, troverebbero spazio tutti i cimeli della storia di Berlusconi: il contratto con gli italiani, il set della discesa in campo, la telecamera che registrò quel videomessaggio, i discorsi più celebri proiettati a ogni ora, le canzoni, gli spot, i libri.