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Protezione civile, Mennea: “Le sale operative provinciali siano in capo alle Regione”

Si è svolta questa mattina, nell’aula consiliare di via Capruzzi, la riunione del comitato permanente di Protezione civile convocata dal presidente Ruggiero Mennea, che ha chiamato a raccolta rappresentanti delle prefetture, delle forze dell’ordine, corpo forestale e dei vigili del fuoco, Città metropolitana di Bari e Province, Anci, associazioni di volontariato e ordini professionali.

Diversi i punti all’ordine del giorno dell’incontro, a cominciare dalle proposte per l’attuazione del progetto Protezione civile ‘Smart Puglia’, che servirà a cambiare la gestione dell’emergenza sul territorio regionale, puntando di più sulla prevenzione del rischio e sul suo monitoraggio. Grazie a un emendamento alla legge di bilancio proposto da Mennea, “al fine di sviluppare azioni di miglioramento delle attività di prevenzione e gestione delle emergenze nonché di diffondere il concetto di resilienza nelle azioni regionali” è stata assegnata una dotazione finanziaria per il 2016 di complessivi 300 mila euro.

“Il nostro obiettivo – ha spiegato Mennea – è trasformare tutti i cittadini in volontari di protezione civile. La formazione deve essere di due livelli: quella per gli operatori che si occupano direttamente di protezione civile e quella rivolta a tutti i cittadini, perché occorre anche prevenire. In particolare, bisogna arrivare ai giovani come abbiamo fatto nelle scuole e bisogna farlo con i moderni mezzi di comunicazione e informazione”.

In questo senso si inquadra anche l’appello ad enti e ordini professionali ad entrare a far parte attivamente del sistema di Protezione civile regionale e partecipare in massa al raduno nazionale della Protezione civile che si terrà ad Otranto dal 4 all’11 settembre.

Ma oggi si è parlato anche della programmazione delle attività e del ddl sulle “norme in materia di contrasto agli incendi e di interfaccia”. La legge vieta, tra le altre cose, l’accensione e la bruciatura di materiale vegetale derivante dall’attività agricola e forestale nel periodo compreso tra l’1 giugno e il 30 settembre. Una disposizione che non trova d’accordo gli agricoltori che, evidentemente, vorrebbero anticipare all’1 settembre la data per la bruciatura. Tuttavia per la Protezione civile, così come per i vigili del fuoco, il posticipo è un’importante forma di prevenzione.

L’altro argomento caldo, affrontato oggi, è il riordino delle funzioni di protezione civile disposta dal Governo nazionale soprattutto in relazione alle sale operative delle Province, che dovrebbero essere in capo alla Regione. Come ha spiegato la dirigente della Protezione civile, Lucia Di Lauro, in Puglia si prevede l’accorpamento di Taranto (dove manca una sala operativa) a Lecce e di Bari alla Bat.

Questa almeno è la proposta della Regione Puglia, motivata anche dal fatto che tre delle quattro sale operative provinciali sono state realizzate con fondi europei. “Abbiamo pensato di prendere in carico le sale operative provinciali – ha spiegato Mennea – anche perché se non lo facessimo diventerebbero strutture comunali. Ringrazio – ha concluso – il presidente Emiliano e l’assessore Nunziante per il sostegno alla politica di Protezione civile che sto portando avanti”.

 

L’Ufficio Stampa

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