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Lettera al presidente del Manfredonia Calcio

Caro presidente, ti scrivo da tifoso del Manfredonia Calcio, sforzandomi di fare una modesta disanima della situazione attuale, rimanendo il più obbiettivo possibile e cercando tuttavia ancora di capire alcune cose che a me e ai più sono ancora incomprensibili. Inizialmente ci tengo a complimentarmi con lei per i successi di questi 5 anni dal punto di vista tecnico, dove non si è sbagliato nulla, promozione in serie D e successivi campionati di serie D terminati con salvezze anticipate, valorizzazione dei ragazzi del settore giovanile, vincitore del premio per due anni ‘Giovani di Valore ma devo continuare con alcune domande(con riflessioni personali) per capire insieme a lei questa disaffezione per la squadra della nostra città:

Questa diaspora è stata generata dal lo sponsor Energas?Non credo,in un paese dove non si lotta per niente,dove succede di tutto è nessuno fa una piega, uno sponsor sulla maglietta o bordo campo non cambia nulla, perchè alla fine non sarà questo a far decidere al MISE l’installazione del mega bombolone del gas ma ben altro.

Questa diaspora è dovuta forse al biglietto troppo caro?Non credo,visto che a pagare il biglietto siamo i soliti idioti della curva o della gradinata,invece in tribuna,sempre affollata tra gli accrediti ai giornalisti,ai genitori della scuola calcio,dei giovanissimi,allievi,juniores,ex calciatori,ex allenatori,amici e parenti non paga nessuno. A tal proposito ho assistito a una scena ignobile prima della partita Manfredonia-Apricena,dove io mentre facevo il biglietto regolarmente c’era un vostro addetto che faceva entrare 10 persone tranquillamente,situazione molto deprimente che ti induce forse ad abbandonare tutto.

Questa diaspora forse è dovuta al fatto che questo giocattolo è diventato troppo tuo? Premetto che il tifoso non deve entrare nel discorso tecnico,ma non può essere tenuto all’oscuro di tutto,ci vuole compartecipazione,sia nel bene e nel male,perchè la squadra non sarà mai di nessun presidente,ma solo della città. Concordo nei grossi sacrifici economici,ma ci sono stati anche contributi comunali in questi anni che hanno permesso il proseguo delle stagioni calcistiche,perciò qualcosa abbiamo messo pure noi.

Non riesco a capire,come mai,con tutte le difficoltà continui ad andare avanti?Ho ascoltato la tua risposta in un intervista,ma forse sei stato molto evasivo,scaricando sul fatto che c’è un overdose di passione,però di questi tempi questo potrebbe fare male a tutti.

Vantarsi di aver garantito di 5 anni di serie D alla città questo non può immunizzare da critiche,perchè se lo stadio è vuoto,qualche problema c’è,un cinema senza spettatori non ha senso,forse potrebbe essere anche il caso di ripartire da zero..

L’ultimo tentativo per sollevare le redini della squadra e cercare creare entusiasmo in città potrebbe essere allenatore,giocatori e direttore sportivo di Manfredonia ,razionalizzando le spese e creando nuovo entusiasmo nella gente di Manfredonia facendo così riconoscere tutti nei propri colori…

Senza pubblico,passione,compartecipazione,entusiasmo una squadra di calcio non ha motivo di esistere….

UN TIFOSO

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Redazione

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