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Le richieste istruttorie della Corte dei Conti

“Premettendo che la situazione economica del Comune di Manfredonia è simile a quella della stragrande maggioranza dei Comuni italiani, appare utile specificare – afferma l’assessore al Bilancio e Patrimonio, Pasquale Rinaldi – che questa non è affatto drammatica, come qualcuno dipinge a tinte fosche, bensì critica e riviene dal taglio ai trasferimenti di risorse finanziarie agli enti locali”. Il Comune di Manfredonia è stato interessato da questi tagli per circa undici milioni di euro in soli cinque anni!

“Il dato di 52.545.000,00 euro propagandato da qualcuno, che parla di un forte indebitamento nel 2014, è del tutto falso in tale contesto, visto che si tratta, invece, del residuo debiti dei mutui contratti dal 1980 al 31 dicembre 2014. La nostra città ha cambiato volto, in meglio: sono state realizzate scuole, palestre, il lungomare che costeggia gli stabilimenti balneari e quello che porta a Siponto, è stato rifatto il corso cittadino. Opere pubbliche che hanno reso Manfredonia affascinante, attrattiva e maggiormente vivibile per la nostra comunità. Alla stessa stregua, è fuori luogo parlare di ‘rilievi’ mossi dalla Corte dei Conti al nostro Comune, perché esse sono richieste istruttorie. E chi teme – aggiunge l’assessore Rinaldi – che non vi possa essere la giusta informazione al riguardo, può tenere a freno i propri dubbi: le normative vigenti prevedono che le pronunce vadano pubblicate sul sito istituzionale dell’ente, è un obbligo”.

La Corte dei Conti accerta di chi sono le responsabilità, qualora ve ne siano. “Per quanto ci riguarda – prosegue l’assessore al Bilancio della Città di Manfredonia – abbiamo avuto grande attenzione nel razionalizzare la spesa, nell’arco di questi anni. Innumerevoli le azioni messe in campo: dal taglio al parco auto alla riformulazione dei cronoprogrammi di pagamento delle spese correnti e in conto capitale, passando per i fitti passivi e le spese inerenti la gestione del verde pubblico, per giungere all’alienazione dei beni immobili non strategici ed alla rinegoziazione dei contratti in essere, per ottenere risparmi di spesa a breve e medio-lungo termine. Proprio sul finire dello scorso anno, abbiamo adottato una delibera di Giunta con la quale abbiamo fornito atto di indirizzo ai dirigenti comunali perché adottino modelli comportamentali virtuosi, relativamente alle entrate ed alla spesa, anche per contenere al massimo il ricorso all’anticipazione di tesoreria.

Si parla di ‘spettro del dissesto finanziario’ quasi come se si augurasse ciò alla nostra città. “Non si è compreso – conclude Pasquale Rinaldi – che l’Amministrazione comunale continuerà a lavorare per evitare che ciò accada, perché una tale situazione avrebbe ripercussioni su tutto il tessuto economico della città”. Cosa significa? “Che si avrebbe la riduzioni dei servizi, anche di quelli che, nonostante le note difficoltà, si riescono ancora a fornire alla collettività”.

Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia

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Redazione

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