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Giuseppe Bordi, autore di testi narrativi per bambini, visita Manfredonia

Grande entusiasmo per lo scrittore di testi narrativi per bambini Giuseppe Bordi,  giunto a Manfredonia per incontrare i gli alunni delle classi terza e quarta della scuola primaria dell’I.C. “Croce –Mozzillo”.

In un clima di assoluta familiarità l’autore si è presentato ed ha narrato il suo percorso formativo lanciando, fin dalle sue prime parole, un messaggio forte ai circa duecento alunni  presenti: CREDERCI SEMPRE, ARRENDERSI MAI!

Giuseppe Bordi lavora da anni come esperto di scrittura creativa nelle scuole primarie di primo e secondo grado di Roma ed è autore di testi narrativi e teatrali. Davanti alla sua platea di bambini, l’autore  ripercorre le tappe fondamentali della sua formazione culturale destando grande stupore tra i presenti quando comincia a raccontare della sua volontà, fin dall’età di 5 anni, di voler fare lo scrittore.

“Quando, a cinque anni, qualcuno mi chiedeva cosa volessi fare da grande, io mi alzavo sulle punte, gonfiavo il petto e dichiaravo: lo scrittore”. Alla fine del liceo scrisse “Un letto da rifare” e solo qualche anno dopo si accorse che era un libro da rifare!

Cresce in lui la consapevolezza che scrittori non si nasce, ma si diventa!

Per circa 8 anni, chiuso nella sua cameretta, si dedica alla lettura ed allo studio di testi narrativi di notevole successo che gli avrebbero permesso di capire come si scriveva.

Alla fine di questa clausura aveva a disposizione migliaia di pagine di appunti ma soprattutto aveva un romanzo pronto, dal titolo “Attentato in Parlamento” con cui ha partecipato addirittura al noto Premio Strega, e solo a trentatrè anni ha composto il suo primo libro per bambini intitolato “Puzzolo e la discarica abusiva”.

Questa sua introduzione schietta e goliardica, accompagnata dal suo accento romano,  ha immediatamente attratto l’attenzione dei bambini presenti, ai quali l’autore ha lanciato un messaggio molto chiaro: rincorrere i propri sogni e crederci sempre!

E a dirlo è stato proprio lui che al liceo è stato bocciato un anno, proprio perché non conosceva bene l’italiano!

Tra filastrocche, canti e recite i bambini hanno sommerso di domande l’autore e da ogni sua parola è emersa  la passione per il proprio lavoro e per il mondo  dei piccoli.

Forte è stata l’emozione per tutti gli alunni presenti di poter accogliere e stare a stretto contatto con quell’uomo che, fino al giorno precedente, rappresentava semplicemente un autore “qualunque” di alcuni dei tanti testi che hanno avuto il piacere di leggere durante  il laboratorio di lettura nel corso dell’anno scolastico.

Quel Giuseppe Bordi è lì davanti ai loro occhi ed addirittura si rende disponibile ad autografare ogni singolo   libro.

Grato per l’accoglienza e l’affetto ricevuto nella  nostra città, si è congedato definendosi  “Il principe di Manfredonia”.

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Redazione

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